Il maxi-resort e qualche cifra
Innanzitutto ripetiamo una cosa importante: il progetto immobiliare faraonico a Monte Brè esiste ed è molto reale. E gli elementi seguenti non lasciano alcun dubbio, sia riguardo all’entità del progetto, sia appunto riguardo alla volontà dei promotori di realizzarlo.
Ecco perché:
- Il progetto ha un nome (“Lago Maggiore Grand”) e un sito web che chiunque può consultare.
- I promotori hanno già speso 30 milioni di franchi svizzeri (7 milioni cash e 23 milioni di debito) per acquistare decine di migliaia di metri quadri di terreno edificabile a Monte Brè.
- I promotori continuano ad acquistare terreni: l’ultima transazione ha avuto luogo il 24 ottobre 2018.
- I promotori hanno finanziato un lungo studio di fattibilità durato 6 mesi e terminato nel gennaio 2018.
- I promotori hanno già negoziato un contratto con una multinazionale della gestione alberghiera.
- I promotori hanno essi stessi dichiarato, nell’edizione de Il Caffè del 30 settembre 2018: “quello che è successo non ci ferma” e “l’unico ritardo dipenderà da noi stessi”.
- Il fondatore e azionista di maggioranza della struttura speculativa ha rilasciato un’intervista a una rivista alberghiera specializzata proprio sul progetto da Monte Brè.
- Il prospetto d’investimento, la cui autenticità è incontestabile, può essere scaricato dal nostro sito.
- Numerosi giornalisti e media ticinesi hanno trattato il tema, confermando la veridicità delle nostre dichiarazioni e la legittimità dei nostri timori.
- I promotori hanno già scelto e incaricato l’architetto, il quale ha pubblicato i primi disegni.
- I promotori stanno promuovendo una raccolta fondi di 24 milioni per inizire la costruzione nel 2019.
La nostra azione, iniziata solamente tre mesi fa, ha già stabilito un incoraggiante precedente in Ticino: il sostegno che riceviamo è praticamente unanime. Ma d’altra parte è sempre facile quando ci si ingaggia a favore della verità, soprattutto avendo la fortuna che il “Lago Maggiore Grand” risulti così evidentemente caricaturale, faraonico e grottesco nella sua barbaria.
In effetti, però, c’è poco da festeggiare, visto che i promotori non hanno ancora rinunciato a questa follia. Ecco perché fino a che non avranno rimesso sul mercato le proprietà acquistate e non avranno pubblicamente abbandonato le loro sinistre ambizioni, noi continueremo a monitorare e a documentare il loro agire. E se fino a oggi la nostra azione si è dedicata soprattutto all’informazione e alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica, si appresta ora a prendere una dimensione politica.
Eccovi ora, un po’ per gioco e un po’ per evidenziare l’assurdo, alcune cifre significative sul “Lago Maggiore Grand”; cifre che per poter essere interpretate correttamente devono tenere conto della situazione di Monte Brè, del suo isolamento e della sua stretta e sinuosa strada di 5 chilometri che lo connette al mondo.
- Secondo il prospetto, i promotori prevedono di costruire su circa 27’000 m² di superficie tra Monte Brè e Colmanicchio. Calcolando circa 2 tonnellate a m², significherebbe dover trasportare 54’000 tonnellate di materiale: il che si traduce in 6’750 viaggi andata e ritorno (13’500 transiti) di camion con 8 tonnellate di materiale ognuno! Calcolando 220 giorni lavorativi l’anno, questo rappresenta più di 20 transiti di camion carichi al giorno per ben 3 anni. E tutto senza contare la demolizione degli edifici acquistati, il trasporto dei macchinari da cantiere, dei lavoratori, ecc.
- Al momento attuale, i promotori prevedono 65 camere d’albergo, 90 residenze (appartamenti e ville), 3’000 m² di spa, una piscina interna, 2 ristoranti e un campo da tennis. Dunque, con un totale di 155 camere e residenze, un tasso d’occupazhione del 60% e 2.2 occupanti in media per ogni spazio abitabile, ne risulta un incremento d’occupazione del territorio con 200 persone in più tra Monte Brè e Colmanicchio. Il che significherebbe moltiplicare la popolazione della montagna di 2 o 3 volte.
- Secondo l’OFS, lo svizzero medio consuma 200 litri d’acqua al giorno (industria e agricoltura esclusi). Nel caso specifico, visto il carattere di questo “maxi-resort” con spa, piscina e due ristoranti, la quantità d’acqua può essere ragionevolmente considerata doppia. Quindi, per 200 persone, significherebbe 80’000 litri (80 m³) d’acqua fresca in più necessaria ogni giorno. Tutta l’acqua di questa montagna proviene da una sorgente.
- In termini di acqua utilizzata, 80’000 litri al giorno, per 16 ore il giorno, rappresenta una capacità di evacuazione necessaria di 5’000 litri all’ora, o 83 litri al minuto. Ma il sito di Colmanicchio, dove sono previsti l’albergo e lo spa, non è connesso alla rete fognaria.
- E in termini di transiti sulla stretta e amena strada? Se ognuna di queste 200 persone scendesse anche solo due volte per settimana da Monte Brè, questo rappresenterebbe ben 115 transiti in più ogni giorno! Se ognuna scendesse una volta per settimana, rappresenterebbe 57 transiti in più ogni giorno.
- Idem per il transito delle merci: un albergo 5 stelle di grande levatura, con appartamenti, piscine e spa necessita di molti camion e camionette: calcolando i rifiuti, le psedizioni per l’albergo e lo spa, quelle per i ristoranti, per le residenze, nonché il trasposporto degli impiegati, e la manutenzione, si possono calcolare tra i 10 e i 16 transiti commerciali giornalieri in più.
- E l’energia? Oltre alla mastodontica struttura, se ognuna delle 200 persone consumasse 15 kWh ogni giorno, questo rappresenterebbe 3 MWh d’approvigionamento energetico supplementare al giorno. Mentre la tensione disponibile a Monte Brè è di 12 kilovolts.
Un’ultima cosa: i promotori prevedono di depositare, a partire da maggio/giugno 2019, i loro permessi di costruzione in maniera incrementale, così da non rendere esplicita la natura integrata del progetto o la natura dei legami tra i siti e le società. Questa intenzione avrebbe dovuto restare segreta fino alla fine della costruzione.
Ma fortunatamente, noi conosciamo già la natura e l’estensione delle loro intenzioni.